La nostra selezione Bossi

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Bossi

La fondazione di Bossi risale al 1827 quando Luigi Molina fonda a Mortara uno stabilimento di tessitura per la produzione di cotoni per l’abbigliamento. Nel 1907 il Cav. Quinto Bossi trasforma l’azienda nella “Società Commerciale Bossi” e viene creata la sede storica della Società a Cameri, dove l’azienda si arricchisce dei processi necessari ad ottenere una struttura integrata, dal filato al tessuto, dalla tintoria al finissaggio, raggiungendo quel ciclo completo necessario all’affermazione qualitativa. Inizia la produzione dei tinti in filo: Bossi si afferma sia nell’abbigliamento che nella biancheria per la casa, tramite la collaborazione con le più note marche di abbigliamento internazionali. L’alta qualità delle materie prime, unite al know-how, portano Bossi al successo nella biancheria per la casa. Il marchio diventa un simbolo dello spirito pionieristico dell’industria italiana.

Bossi è anche un esempio rappresentativo per la storia del disegno industriale italiano. L’eccellenza di Bossi nella produzione di tessuti sia a telaio che stampati la portò a stringere numerosi sodalizi con artisti, inserendola quindi nel mondo delle arti applicate. Le radici culturali di questa collaborazione risalivano ai futuristi, che avevano sperimentato il rapporto tra arte, tessuto e produzione industriale, riprendendo quella che era stata l’esperienza della Wiener Werkstaette agli inizi del Novecento ed anticipando la figura del designer tracciato successivamente dalla Bauhaus. E’ d’altronde evidente il rapporto tra la tessitura dei tinti in filo e le opere di Mondrian: i quadri determinati da linee perpendicolari e campiture geometriche di colore nella ricerca di equilibrio e perfezione formale. L’opportunità che diede il via a questa iniziativa nacque con l’incontro di Fernand Leger, eclettico artista francese, grazie al quale vennero prodotti alcuni esemplari di tessuti tuttora esposti al museo delle Arti decorative di Parigi. Nei primi anni Cinquanta il progetto coinvolse artisti italiani appartenenti al Movimento Arte Concreta: Atanasio Soldati, Nino Di Salvatore ed il designer Bruno Munari. Le stoffe prodotte da Bossi con la collaborazione di questi artisti sono oggi esposte al MOMA di New York ed in molte esposizioni internazionali. Bruno Munari fu autore del logo della Commerciale Bossi, il cui simbolo richiamava la mission produttiva dell’ azienda rappresentata dai tinti in filo. Cornice di queste affinità furono gli uffici e la filatura realizzati dall’archistar Vittorio Gregotti, architetto di fama internazionale E socio dell’azienda.